Contratto di prestazione occasionale 2023

Nel mese di gennaio sono state modificate alcune norme relative ai contratti di prestazione occasionale del 2023. Ad esempio, è stata introdotta una nuova normativa per le prestazioni occasionali agricole nell’ambito del lavoro subordinato a tempo determinato. Alcuni cambiamenti introdotti non hanno scadenza, altri invece sono sperimentali e limitati al biennio 2023-2024. La Legge di Bilancio 2023 esplica chiaramente tutte le novità.

Prestazione occasionale 2023 e Libretto di Famiglia

Generalmente, le prestazioni occasionali rimandano alle attività lavorative autonome che permettono di evitare il ricorso alla Partita Iva e, dunque, di non essere assoggettati ad obblighi contributivi. A tal riguardo, i datori di lavoro possono acquisire prestazioni occasionali secondo due differenti modalità: il Libretto di Famiglia ed il contratto di prestazione occasionale.

Seppure con regolamentazioni diverse, possono usufruire dei contratti di prestazione occasionale le persone fisiche e giuridiche. Più nello specifico si tratta di:

soggetti professionisti;

lavoratori autonomi;

imprenditori;

associazioni;

fondazioni ed altri enti privati;

amministrazioni pubbliche.

Inoltre, è bene sapere che gli individui iscritti ad un ordine professionale, possono effettuare la prestazione occasionale solamente se svolgono attività che non prevedano l’iscrizione ad un albo.

Il Libretto di Famiglia, invece, è uno strumento riservato alle sole persone fisiche che non esercitano un’attività professionale o d’impresa. Si tratta di un libretto prefinanziato che permette di retribuire le prestazioni occasionali attraverso l’emissione di voucher.

I soggetti che possono ottenere il libretto prefinanziato Inps possono svolgere le seguenti attività: 

lavori domestici e di pulizia,

lavori di giardinaggio o di manutenzione;

assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, anche nel caso in cui queste ultime presentino delle disabilità;

insegnamento privato supplementare.

La novità più rilevante introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 è l’aumento dell’importo massimo di compenso portato da 5.000 euro a 10.000 euro.

I limiti remunerativi dei contratti di prestazione occasionale 2023

La remunerazione per le attività lavorative svolte a titolo di prestazione occasionale presenta dei limiti annuali, nello specifico:

per ciascun prestatore, i compensi non possono superare i 5.000 euro con riferimento alla totalità degli utilizzatori;

per ciascun utilizzatore, è possibile ricorrere ai contratti di prestazione occasionale per compensi di importo complessivamente non superiore a 10.000 euro con riferimento alla totalità dei prestatori;

per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, i compensi non possono superare i 2.500 euro.

Gli stessi limiti vengono applicati anche alle attività lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito delle attività di discoteche, sale da ballo, night-club e simili.

L’obbligo di comunicazione della prestazione occasionale 2023

Il Decreto fisco-lavoro n° 146 ha sancito l’obbligo di comunicazione del lavoro occasionale solo per alcuni soggetti prestatori. In particolare, sono tenuti a trasmettere la comunicazione della prestazione occasionale i committenti che lavorano come imprenditori ed i lavoratori autonomi occasionali. Per effettuare la comunicazione è necessario accedere al sito dell’ispettorato del lavoro attraverso la Carta d’identità elettronica o l’identità digitale SPID.

La comunicazione da inviare all’ispettorato competente può essere spedita tramite sms o posta elettronica. I dati che devono essere inseriti obbligatoriamente sono:

dati del committente;

dati del prestatore;

luogo di lavoro;

descrizione dell’attività svolta;

data d’inizio prestazione;

importo del compenso pattuito;

arco temporale entro il quale la prestazione lavorativa possa dirsi conclusa.

È bene sapere che, nell’eventualità che vi siano errori di incompletezza nella trasmissione dei dati, questi non sono ritenuti come omessa comunicazione. Infine, risulta utile sapere che, generalmente, la prestazione risulta conclusa nei termini di 7, 15 o 30 giorni.

I voucher per la prestazione occasionale 2023

La legge di Bilancio 2023 ha reintrodotto i voucher in un formato differente da quello precedentemente conosciuto. I limiti riguardo alcuni settori come il turismo vengono eliminati, e viene introdotta una disciplina per le prestazioni stagionali nell’agricoltura.

Le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato devono essere stagionali e con una durata non superiore a 45 giorni di lavoro effettivo.

Quali sono i requisiti per la prestazione occasionale nel 2023?

I requisiti per poter prestare lavoro occasionale riguardano non solo le attività specifiche svolte dai prestatori, ma sono rivolti anche ai datori di lavoro. In particolare, secondo l’art.54-bis del D.L. 50/2017, il datore di lavoro può ricorrere al contratto di prestazione occasionale solo nel caso in cui abbia alle sue dipendenze meno di cinque lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

Una delle novità più importanti rispetto alla stipula degli accordi di prestazione occasionale del 2023 riguarda proprio l’appena menzionato requisito. I datori di lavoro possono oggi offrire un contratto di lavoro occasionale nel 2023 anche qualora dovesse avere dieci dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato. 

Divieto di contratto di prestazione per l’agricoltura

Dal 1° gennaio 2023 l’utilizzo del contratto di prestazione occasionale è vietato per le imprese che operano nel settore agricolo. Tuttavia, durante il biennio 2023-2024, queste aziende hanno la possibilità di ricorrere a prestazioni occasionali stagionali a tempo determinato di durata non superiore a 45 giorni annui per ogni lavoratore. Inoltre, questa tipologia di contratto, consente la liquidazione del compenso direttamente dell’azienda.

Il contratto di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato, è rivolto ai soggetti che non hanno avuto un rapporto di lavoro nel settore agricolo nei tre anni precedenti. Questa tipologia di accordo, dunque, può essere offerta a:

soggetti disoccupati o pensionati;

giovani con meno di 25 anni di età, se iscritti ad un ciclo di studi presso un istituto scolastico;

detenuti o internati in semilibertà.

Inoltre, il datore di lavoro, nell’ambito dei contratti di prestazione occasionale di questo tipo, è tenuto a ricevere l’autocertificazione presentata dal dipendente.

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